Spettacoli

Ultim'ora

Iraq, bombardata base militare, un morto e otto feriti

Il commissario Montalbano e i migranti, torna la puntata della discordia

Luca Zingaretti (Montalbano) con Peppino Mazzotta (Fazio) 
In replica martedì 4 maggio su Rai 1 'L'altro capo del filo', un racconto di sbarchi e integrazione che aveva sollevato molte polemiche in occasione del debutto televisivo
1 minuti di lettura

Livia e Salvo Montalbano sono sulla terrazza della casa del commissario a Vigàta, intravedono un corpo in mare. Il commissario si tuffa, nuota, lo raggiunge. Ma non c'è niente da fare: il migrante è annegato. Non resta che coprire il corpo con un asciugamani. È uno dei momenti più toccanti dell'episodio del Commissario Montalbano L'altro capo del filo, che andrà in replica martedì 4 maggio su Rai 1.

"Quella scena è stata molto forte e toccante - aveva raccontato Sonia Bergamasco, che nella serie è l'eterna fidanzata di Montalbano - mi ha richiamato al presente della Sicilia e a tutto quello che questa terra sta vivendo da anni. Al di là delle polemiche politiche, non dobbiamo dimenticare che il nostro Paese ha una grande capacità di accogliere e una grande generosità".

Speciale Il commissario Montalbano

Tutta la puntata è costellata di momenti commoventi, in cui si capisce bene come la pensa Montalbano. "Pare che durante la traversata un ragazzo si è dato per mare, magari è sbarcato, potrebbe essere uno dell'Isis, non credi?" gli dice un collega. "Ancora con questa storia che quelli dell'Isis vengono con i barconi" replica il commissario.

L'altro capo del filo racconta i migranti e l'integrazione attraverso il personaggio del dottor Osman (Ahmed Hafiene) che aiuta la polizia e la giovane Meriam (Eurydice El-Etr) che lavora nella sartoria di Elena (Elena Radonicich), protagonista del giallo che si intreccia con il tema degli sbarchi. 

Anche Catarella (Angelo Russo), deve confrontarsi con il dramma dei migranti e scoppia in un pianto disperato quando soccorre una donna incinta di nove mesi sbarcata da una nave. Un'esperienza che lo segna così profondamente da chiedere di essere esonerato dal servizio al porto.